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Charts of Gold: la popolarità di Neil Young su Discogs.com


Luglio 2022, Top 200 di Billboard, la classifica principale di vendita dei dischi negli Stati Uniti, riferimento per il mercato musicale mondiale. Cerchiamo Toast e lo troviamo alla posizione #198. L’album leader della classifica è Un Verano Sin Ti di Bad Bunny, per il quale sono riportate 105.000 "equivalent album units".
Un momento: non stavamo parlando di classifica di vendita? Ops, avremmo dovuto dire di popolarità.

Ci sono tanti modi per pesare la popolarità di un artista o di un disco. Fino ad una decina di anni fa ci si affidava tout-court ai numeri delle vendite, ora la diffusione sempre più massiccia delle piattaforme online ha cambiato tutto. Si è iniziato con il download ma poi, man mano che il consumatore perdeva interesse anche per questa modalità di fruizione, prendeva piede lo streaming, che oggi predomina.
Nel caso del download, il declino è iniziato nel 2012: dai 117.680.000 album digitali venduti quell’anno (a fronte di 193.400.000 album fisici) siamo scesi ai miseri 20.200.000 del 2022. Nel 2000 le vendite di quando compact, cassette e vinile totalizzavano 785.000.000 copie totali, mentre l’anno scorso si sono fermate a 78.201.000: letteralmente un decimo.
Durante questo irreversibile declino, nel dicembre 2014 si è passati a compilare la Top 200 di Billboard con un sistema multimetrico (si chiama veramente così) che, con astrusi calcoli che mischiano streaming, download e vendite fisiche, mira a dare risalto non più all’album con le vendite maggiori bensì all’album più popolare. Tutti i paesi si sono allineati, seppur con formule diverse, ma alcuni continuano a mostrare anche la classifica delle vendite intese in senso tradizionale.

Tornando alla classifica del 23 luglio 2022, era allo stesso tempo divertente e deprimente constatare che Toast grattava il fondo della Top 200 (multimetrica) ma, al contrario, figurava nella nella Top Ten della classifica Album Sales. Il leader della Top 200, l'imprescindibile Un Verano Sin Ti, con meno di 1.000 copie vere vendute non figurava nemmeno nella Album Sales. Ah, sull'imprescindibile stavamo facendo dell'ironia, casomai foste già lì lì per metterlo nel carrello...

Come fare, dunque, per sapere qual è l’album più popolare di Neil Young senza però perdere di vista le vendite? Negli anni abbiamo dato risalto a Spotify, YouTube, Wikipedia, Tencent Music, Gaana e Soundscan. Stavolta utilizzeremo Discogs.com, una comunità di oltre 3 milioni di persone (collezionisti, semplici amatori, negozianti, da tutto il globo terrestre), almeno un sesto delle quali si occupa attivamente di catalogare dischi all’interno del portale. Dal 2000 su Discogs sono stati inseriti oltre 8 milioni di artisti e 15 milioni di dischi, per un totale di 500 milioni considerando le varie edizioni dei medesimi album (solo di Harvest sono catalogate oltre 450 versioni, tra edizioni dei vari paesi e ristampe). Diventa facile capire che questo immenso database, costantemente in crescita, sia sfruttato anche da chi studia e stima le vendite, e possa costituire un banco di prova veritiero ai fini della nostra ricerca.

Ed eccoci alle varie sezioni in cui abbiamo suddiviso il lavoro. La tabella 1 mostra la classifica completa (al 31 dicembre 2022) di tutti gli album di Neil Young: le cifre accanto a ogni disco costituiscono il totale delle copie (a prescindere dall'edizione o dal formato) che fanno parte delle bacheche degli iscritti a Discogs, e che quindi corrispondono a copie dell'album possedute da persone (chiamiamoli owners).
Non desta certo scalpore trovare proprio Harvest al primo posto, ma può darsi che qualche sorpresa la possiate trovare scorrendo la lista. Questa classifica l’abbiamo scorporata ulteriormente in sei classifiche parziali (tabelle 2-7) che tengono in considerazione i seguenti fattori:
1) dividono la carriera di Neil in 6 periodi, in modo che sia più sensato fare paragoni tra disco e disco;
2) si riferiscono solo agli album del Neil Young solista (quindi niente Stills-Young Band, Buffalo Springfield o CSN&Y);
3) occorre tenere presente la longevità: i titoli degli anni '60/'70 hanno ovviamente avuto più tempo per essere stati collezionati rispetto a quelli via via più recenti;
4) i dischi degli anni '60/'70 hanno un numero notevolmente maggiore di versioni, perché con l’avvento del compact la produzione è stata accentrata in meno paesi rispetto alla prima era del vinile;
5) l’industria discografica ha avuto volumi globali di vendita sensibilmente differenti tra un periodo e l’altro;
6) abbiamo infine riunito in una tabella a parte tutto il materiale degli Archivi: i box set e tutti i dischi delle varie Series (Official/Original, Special Release, Performance, Official Bootleg).

La tabella 8 ci mostra il confronto tra Harvest e dischi di altri artisti, presi più o meno a caso ma comunque facenti parti della Storia del Rock, tra cui anche Dejà Vu di CSN&Y.

Nell’ultima tabella abbiamo inserito la Top 20 dei dischi in wantlist, cioè la "lista dei desideri" degli iscritti. Scoprirete che anche se Harvest è già posseduto da 150 mila owners di Discogs, ci sono altrettanti iscritti (anzi, un po' di più) che ne sono alla ricerca, e questo è senz'altro un ulteriore indice di popolarità molto importante. Potete fare i paragoni con la prima tabella, qualche differenza c’è.

Qualche altra nota: per quanto concerne i titoli degli anni '70 bisogna tenere presente che alcuni non sono stati disponibili per lungo tempo; lo stesso dicasi per Trans in cd negli States. La raccolta Lucky Thirteen è del 1993 ma abbiamo ritenuto corretto inserirla nel periodo anni '80 perché il suo contenuto appartiene a quel periodo. Nella tabella dei '90 abbiamo lasciato separati i vari Weld, Arc e Arc/Weld (ma il loro totale sarebbe comunque inferiore a Sleeps With Angels). 
Si potrebbe continuare a lungo, perché è normale che qualcuno veda il proprio album preferito più in basso o più in alto di quanto credesse. Ma quelli che vi abbiamo presentato sono dati oggettivi sui quali ragionare, non la solita classifica stilata da un giornalista per come gli gira in quel momento.

Nel mio piccolo posso contare ben 17 edizioni diverse di Harvest, più quelle vendute all'interno di cofanetti. Eppure in casa mia non vince lui, ma After The Gold Rush.
In Discogs, il maggior collezionista possiede l’incredibile cifra, aggiornata all’estate scorsa, di oltre 512.000 pezzi. Voi che ne dite? Buttato lì nel mucchio, avrà almeno un disco di Neil Young?











Luca "Borderwolf" Vitali

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