Confrontarsi con la mortalità. World Record recensito da Spectrum Culture
A partire da Greendale del 2003, gran parte del lavoro di Neil Young con i Crazy Horse si è concentrato su questioni ecologiche e, purtroppo, sembra appropriato che, proprio nel periodo in cui arriva World Record, il capo delle Nazioni Unite abbia avvertito che la possibilità di evitare un disastro ambientale globale si sta riducendo. È una situazione disperata, che inizialmente evoca in Young la replica stanca e tenera di "Love Earth". Quasi infantile, straziante e semplice, con un'atmosfera alla McCartney, è allo stesso tempo dolce, deliziosa e amaramente elegiaca: " Il cielo era blu e l'aria così pulita / L'acqua era cristallina / Vivevamo sotto il sole e avevamo tutto / Vivevamo un sogno ". È un'affermazione azzeccata, perché ovviamente da un certo punto di vista è così semplice: i problemi ci sono, possono essere risolti, ma non li stiamo risolvendo, e il fatto che si permetta che il disastro si verifichi per ragioni essenzialmente finanziarie è...