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Graham Nash: Live Songs For Beginners/Wild Tales (2022)


1. Military Madness
2. Better Days
3. Wounded Bird
4. I Used To Be A King
5. Be Yourself
6. Simple Man
7. Man In The Mirror
8. There's Only One
9. Sleep Song
10. Chicago/We Can Change The World
11. Wild Tales
12. Hey You (Looking At The Moon)
13. Prison Song
14. You'll Never Be The Same
15. And So It Goes
16. Grave Concern
17. Oh! Camil (The Winter Soldier)
18. I Miss You
19. On The Line
20. Another Sleep Song

[...] Nei primi anni '70 Nash ha pubblicato due album, Songs For Beginners (1971) e Wild Tales (1974). Nonostante Nash sia l'autore di alcune delle più famose canzoni di Crosby, Stills & Nash, i suoi due album solisti hanno avuto risultati commerciali peggiori dei vari album solisti di David Crosby, Neil Young, Stephen Stills e persino degli album di Crosby & Nash.
Presi nel loro insieme possono essere visti come una buona sintesi di come l'ottimismo degli anni '60 sia stato gradualmente soppiantato dalla paranoia degli anni '70. Entrambi gli album fanno parte della tradizione di un songwriting più introspettivo di quello più comunemente associato alla famiglia Crosby, Stills, Nash & Young, il che potrebbe spiegare il loro successo relativamente scarso all'epoca, mentre Graham Nash portava avanti le sue amicizie e relazioni, riflettendo al contempo sulle preoccupazioni politiche in modo molto diretto.
[...] Alcune delle canzoni di questi album sono state suonate dal vivo dalle varie combinazioni assunte in tournée dai membri del gruppo Crosby, Stills, Nash & Young, ma la maggior parte no. A questa cosa pone rimedio l'uscita di Live: Songs For Beginners/Wild Tales, che contiene tutte le canzoni originali nel loro ordine originale, con gli arrangiamenti suonati dal vivo nel 2019. Le canzoni sono eseguite da varie combinazioni di una band di sette elementi che è stata composta dopo appena tre giorni di prove, sebbene da tempo il chitarrista Shane Fontayne e il tastierista Todd Caldwell sono una parte essenziale della famiglia Crosby, Stills & Nash e conoscono a fondo la loro musica. Le versioni originali di "I Used To Be A King" e "Man In The Mirror" avevano Jerry Garcia alla chitarra pedal steel, mentre questa volta l'onore va al chitarrista Thad DeBrock.
Ad ascoltarlo con orecchie moderne è sorprendente quanto ancora siano rilevanti queste canzoni nonostante risalgano a cinquant'anni fa. Anzi, stranamente potrebbero avere persino più senso per gli ascoltatori di oggi di quanto non ne avessero per i fan nei primi anni '70. "Military Madness" che apre l'album, così come "Songs For Beginners", è una canzone contro la guerra basata sull'esperienza di Nash di crescere durante la Seconda Guerra Mondiale nel nord dell'Inghilterra, e sembra particolarmente rilevante con l'attuale crisi ucraina. Nash fa eco al suo passato negli Hollies con "I Used To Be A King", ispirato dalla sua rottura con Joni Mitchell. Lo stesso dolore è anche dietro "Simple Man", con le sue liriche semplici ma efficaci. La title track "Wild Tales" è basata su un paio di vere "storie selvagge" che Nash ha sentito raccontate da alcuni amici. Le opinioni di Nash sulla riforma carceraria si basano sul fatto che suo padre ha dovuto scontare una detenzione per aver acquistato una macchina fotografica rubata da un amico, e l'impatto devastante che la cosa ha avuto su di lui e la sua famiglia è al cuore di "Prison Song". Un approccio fatalista all'invecchiamento, invece, si riflette in "And So It Goes".
Non c'è alcun intento nostalgico intorno alle esibizioni di Live: Songs For Beginners/Wild Tales. Pur somigliando molto agli originali, offre a queste canzoni una seconda possibilità di trovare nuovi fan, nonché ricordare a quelli più anziani quanto siano state importanti queste canzoni e lo siano ancora. Nash non fa uso di un linguaggio complesso per esplorare i suoi temi, e questo approccio più diretto ai testi potrebbe aver spiegato il modesto riscontro commerciale, ma qui si rivelano per ciò che sono: non semplicistici ma senza tempo. [...]

Traduzione: MPB, Rockinfreeworld




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