Colorado: recensioni internazionali
Colorado dimostra che Young, 73 anni, non ha perso neanche un briciolo della sua grinta e della sua passione... Colorado dice così tanto, e in modo così bello, che è valsa l'attesa.
The Indipendent
Voto 10
Colorado ribadisce la promessa di Young che la ruggine non dorme mai, anzi pare che migliori invecchiando.
Exclaim
Voto 9
Neil Young & Crazy Horse hanno rinnovato il loro legame musicale durante una manciata di spettacoli improvvisati nel 2018 e poi si sono ritirati sulle Montagne Rocciose per registrare Colorado. È un lavoro altrettanto spontaneo, anche se troppo informale in certi punti, che tuttavia cattura tutta la chimica che c'è tra questi bravi musicisti.
Glide Magazine
Voto 8
Oltre 50 anni dopo, i riff sporchi e le morbide armonie sono intatti e i testi ancora sentiti.
Rolling Stone
Voto 8
Il leggendario songwriter potrebbe facilmente riproporre vecchie canzoni e suonarle su strade sicure, invece ha scritto un album pieno di canzoni accattivanti, con graffianti riff che parlano della speranza per il futuro anziché soffermarsi sul passato.
Clash Music
Voto 8
Non più in fuga, Madre Natura sta "spingendo la Terra in una carrozzina". Questo tema, che ricorre spesso nell'opera di Young, riecheggia nel feroce guaito di "Shut It Down" e nella più cupa "Green Is Blue".
Classic Rock Magazine
Voto 8
Se Psychedelic Pill era tra i suoi viaggi più lunghi e più strani, Colorado ha un fascino più rustico, alla Prairie Wind o Harvest Moon, ma potenziato dalle chitarre.
Uncut
Voto 8
Young offre canzoni ruvide e dirette sullo stato dell'ambiente, leggermente edulcorate dalle ballad sognanti per la sua terza moglie, Daryl Hannah (la star di Splash è descritta come "una sirena nella via Lattea"), cantate in un tenero e tremolante falsetto.
The Telegraph
Voto 8
Questa volta c'è sicuramente più attenzione: solo l'ecologica "She Showed Me Love" si dilunga oltre i minuti crogiolandosi nello spazio che ha a disposizione.
The Observer
Voto 8
Colorado è più concentrato rispetto a Psychedelic Pill, e lo si sente soprattutto nelle armonizzazioni vocali.
Mojo
Voto 8
Certo non è implacabile come The Monsanto Years del 2015 [...] ma il suo impegno per trovare un modo migliore di fare le cose impregna ognuna delle dieci canzoni dell'album.
New Musical Express
Voto 8
Su pezzi come "Olden Days" e "Rainbow of Colors", le melodie folk di base di Young sono rese più grintose e pesanti dalla band.
Pitchfork
Voto 7.4
In un momento in cui un grande album di Neil Young sarebbe stato più che benvenuto, Colorado è un album buono, ma si dimostra il lavoro di un grande artista e questo è più di quanto si possa dire delle ultime proposte che Young ci ha fatto.
Allmusic
Voto 7
Il risultato finale è un altro album di Neil Young da aggiungere alla pila dei "passabili" e dei "non male" che ha accumulato nell'ultimo decennio, mentre il flusso costante di pubblicazioni d'archivio evidenzia le potenzialità che Neil Young è in grado di raggiungere quando è al suo meglio: bravo quanto qualunque altro artista nella storia del rock, e sicuramente meglio di così.
The Guardian
Voto 6
I suoi apici - gli assoli vintage dei Crazy Horse, una manciata di ballad deliziosamente intime - vengono guastati dagli stessi problemi che caratterizzano il recente lavoro solista di Young, in particolare voci stonate e la tendenza a un goffo lamento ambientalista, simile a quello di un vecchio zio brontolone.
Slant Magazine
Voto 6
Non si può accusare Young di non indossare tutti i distintivi, le bandiere e gli emblemi appropriati, ma il messaggio si è fin troppo logorato nel corso degli anni. Fortunatamente, i Crazy Horse sono affidabili come sempre, anche se non dimostrano nessuna nuova idea.
Under The Radar
Voto 6
Più che i classici del passato di Neil Young & Crazy Horse, Colorado ricorda l'ultimo album di Young, The Visitor del 2017. Come quello, Colorado è un'opera politicamente carica e disomogenea che nei suoi momenti migliori si avvicina abbastanza alle glorie passate di Young per soddisfare i suoi fan irriducibili. E se non vi piace? Beh, probabilmente ce ne sarà un altro l'anno prossimo.
Boston Globe
Voto 6
Fonte: Metacritic