The Oral History: Chrome Dreams II (2007)
Neil Young a proposito di Chrome Dreams (anni 70, inedito): Ero lì lì per pubblicarlo. E dopo non l'ho fatto. Ho lasciato molte cose a metà. Scrivo sempre qualcosa di nuovo piuttosto che tornare indietro per fissare qualcosa di vecchio. […] Chrome Dreams rappresenta un tipo di album che mi piace fare quando ci sono molti tipi diversi di musica. Li facevo sempre negli anni '70. Ogni disco che ho fatto ha canzoni acustiche e elettriche. Poi le cose sono cambiate negli anni '80 e nei '90. I dischi si sono focalizzati più su un solo genere di musica. E le stazioni radio tengono ogni cosa separata, quindi ho fatto dischi così per un po'. Chrome Dreams II ha lo stile del passato. [1]
Adoro il tuo precedente disco, Chrome Dreams II, e la grandissima “Ordinary People” che fa la sua apparizione ufficiale dopo le esecuzioni alla fine degli anni '80. La versione di Chrome Dreams II quando è stata registrata?
Young: Chrome Dreams II è una raccolta di canzoni che copre diversi momenti, canzoni scritte in periodi diversi e alcune registrate in momenti diversi. “Ordinary People” fu registrata... penso fosse alla fine degli anni '80, registrata insieme ad altre cinque o sei cose che non furono pubblicate. Una di quelle è come sua sorella, un'altra canzone di 15 minuti e passa, con la stessa band di “Ordinary People”. Molte strofe, stesso tipo di cosa, c'ero proprio dentro all'epoca. Sapevamo che erano belle canzoni ma siamo andati avanti e sono state messe da parte per un po', e quella la abbiamo ripresa in mano ora. Me la ricordavo molto buona e riascoltandola abbiamo deciso di includerla in Chrome Dreams II. Era in armonia con le altre canzoni di quel disco. [2]
Young: È un album strutturato in modo simile ad alcuni miei vecchi dischi, con una grande varietà di canzoni piuttosto che canzoni di un unico genere. Living With War o Everybody’s Rockin’ erano album focalizzati su uno stile o un soggetto, mentre Chrome Dreams II è più simile a After The Gold Rush o Freedom. Ora questo stile “radio” non è così incisivo com’era una volta, è facile far uscire un album che attraversa molti formati con un messaggio generale, senza badare al tipo di canzone o di sound. Qualche primo ascoltatore ha detto che questo album è positivo e spirituale. Mi piace pensare che sia focalizzato sulla condizione umana. Come molti dei miei dischi, anche questo prende qui e là da vecchio materiale. Una volta lo facevo spesso. Alcune canzoni, come “Ordinary People”, hanno avuto bisogno di aspettare il momento giusto. Ora penso sia arrivato il tempo per quella canzone, che prende vita insieme alle nuove che ho scritto negli ultimi mesi. Adoro fare questo tipo di musica. [3]
Adoro il tuo precedente disco, Chrome Dreams II, e la grandissima “Ordinary People” che fa la sua apparizione ufficiale dopo le esecuzioni alla fine degli anni '80. La versione di Chrome Dreams II quando è stata registrata?
Young: Chrome Dreams II è una raccolta di canzoni che copre diversi momenti, canzoni scritte in periodi diversi e alcune registrate in momenti diversi. “Ordinary People” fu registrata... penso fosse alla fine degli anni '80, registrata insieme ad altre cinque o sei cose che non furono pubblicate. Una di quelle è come sua sorella, un'altra canzone di 15 minuti e passa, con la stessa band di “Ordinary People”. Molte strofe, stesso tipo di cosa, c'ero proprio dentro all'epoca. Sapevamo che erano belle canzoni ma siamo andati avanti e sono state messe da parte per un po', e quella la abbiamo ripresa in mano ora. Me la ricordavo molto buona e riascoltandola abbiamo deciso di includerla in Chrome Dreams II. Era in armonia con le altre canzoni di quel disco. [2]
Young: È un album strutturato in modo simile ad alcuni miei vecchi dischi, con una grande varietà di canzoni piuttosto che canzoni di un unico genere. Living With War o Everybody’s Rockin’ erano album focalizzati su uno stile o un soggetto, mentre Chrome Dreams II è più simile a After The Gold Rush o Freedom. Ora questo stile “radio” non è così incisivo com’era una volta, è facile far uscire un album che attraversa molti formati con un messaggio generale, senza badare al tipo di canzone o di sound. Qualche primo ascoltatore ha detto che questo album è positivo e spirituale. Mi piace pensare che sia focalizzato sulla condizione umana. Come molti dei miei dischi, anche questo prende qui e là da vecchio materiale. Una volta lo facevo spesso. Alcune canzoni, come “Ordinary People”, hanno avuto bisogno di aspettare il momento giusto. Ora penso sia arrivato il tempo per quella canzone, che prende vita insieme alle nuove che ho scritto negli ultimi mesi. Adoro fare questo tipo di musica. [3]
Young: Costruii un distributore di benzina per metterci le mie auto. Era un bell'edificio e fino a che non ho avuto uno studio per registrare, ci ho messo un pavimento di gomma per smorzare l'eco e ho registrato lì. Quindi fu divertente fare un album intitolato Chrome Dreams in un garage che era nato per le auto ma poi usato per la musica. […] Avevo l'idea di fare un vero album, un disco convenzionale del tipo di quelli che facevo all'inizio. Decisi che non mi sarei fatto intimidire dall'avere melodie complesse. Non sarei fuggito dalle cose che richiedevano tempo o che suonassero carine. […] Da un po' le radio non passavano così tanto la mia musica. Spero di aver dato una chance ai programmatori di imporre la loro indipendenza e dire 'non importa quanto è lunga, la suonerò perché è bella'. […] Mi ha permesso di ritornare alle mie radici musicali e scrivere canzoni che dicessero alla gente che sono ancora dentro alle cose importanti del passato. Alcuni soggetti ti garantiscono una certa mira. Una o due canzoni non erano abbastanza per Living With War. Non potevo fare una dichiarazione forte su questa guerra se non ci dedicavo un intero album. Dopo un disco come quello devi purificarti l'anima. Non puoi andare in giro dicendo che ti senti così per il resto della tua vita, specialmente quando c'è così tanto di cui parlare: spiritualità, relazioni, sopravvivenza, la condizione umana. [4]
Fonti
[1] The Guardian 2007
[2] web 2009
[3] web 2007
[4] USA Today 2007
Fonti
[1] The Guardian 2007
[2] web 2009
[3] web 2007
[4] USA Today 2007