Greendale, la graphic novel (2010)
Passando completamente in sordina è uscito anche in Italia il fumetto del 2010 tratto dalla rock-opera di Neil Young & Crazy Horse. Il musicista nel 2003 scrisse dieci canzoni che raccontano di una famiglia (i Green) in una sonnolenta cittadina rurale americana (Greendale) e di alcuni fatti che la mettono al centro dell'attenzione pubblica. In particolare due: l'arrivo di una sorta di incarnazione del Diavolo che porta Jed Green a commettere un omicidio, e la maturità della giovane Sun Green con il suo desiderio di attivismo per l'ambiente e la pace. Al disco (scritto e registrato in poche settimane) fece seguito un tour con attori sul palcoscenico e un film girato da Young (sempre con attori reclutati tra amici e collaboratori). In USA uscirono anche un libro illustrato, un musical off-Broadway e questa graphic-novel a firma Joshua Dysart e Cliff Chiang (per la Vertigo). Greendale, insomma, tra i lavori younghiani recenti ha avuto in seguito importante, interessando critica, pubblico e altri frangenti artistici, rivelandosi forse sempre più attuale anno dopo anno.
Lo spiega bene la postfazione presente sul fumetto, uscito da noi per per la Bao Comics e presentato al Lucca Comics nel 2010. Un plauso all'editore che ha accettato la sfida di realizzare l'edizione italiana, oltretutto di un certo pregio. Ma cosa ci si potrebbe aspettare di leggere nell'adattamento a fumetti di un disco di Young?
Lo spiega bene la postfazione presente sul fumetto, uscito da noi per per la Bao Comics e presentato al Lucca Comics nel 2010. Un plauso all'editore che ha accettato la sfida di realizzare l'edizione italiana, oltretutto di un certo pregio. Ma cosa ci si potrebbe aspettare di leggere nell'adattamento a fumetti di un disco di Young?
Nelle lyrics ci sono certi dettagli poco chiari nella storia e nelle interazioni tra i personaggi. “Buchi nella trama”, per così dire, che sono un'ovvia conseguenza della forma narrativa (nonché della velocità di realizzazione). Grazie al film, agli intermezzi scritti nel booklet dell'album e a quelli raccontati durante i concerti, Young ha colmato qualche lacuna. Ma restava ancora molto terreno narrativo non sfruttato.
Bene, la graphic-novel serve allo scopo. Non possiamo sapere quanta parte provenga dai fumettisti piuttosto che da Neil Young, ma non ha molta importanza. Quello che conta è la storia che ci viene narrata, davvero bella, con la dovuta fedeltà ai testi dell'album. Un'opera che ha uno spessore notevole, inaspettato da un fumetto, inaspettato persino conoscendo l'essenzialità dell'album all'origine. E' un romanzo di stampo fantastico (per certi versi persino surreale) con un'onesta riflessione sui temi già palesati dalle canzoni: la guerra, la natura, la società consumistica, i mass-media. Messaggi, personaggi e non ultimo lo stile grafico sono ben concepiti, di spessore: non scendono a ovvi moralismi o retorica spicciola. La storia si ramifica in un intreccio che la rende molto più viva di quanto potessimo aspettarci all'inizio: la città di Greendale è un perfetto micromondo/teatro dove si svolge, rispecchiandosi in eventi simbolo, la Storia globale che leggiamo sui giornali.
Greendale ha anche le sue radici nelle cittadine care alla cultura popolare americana: per citarne alcune, la Twin Peaks di David Lynch, i vari sobborghi rurali dei romanzi di Stephen King (Derry, Castle Rock), o un posto come quello al centro del film A History of Violence di David Cronenberg. Luoghi dove, all'improvviso, il lato peggiore dell'essere umano si rende visibile, si palesa fuori e dentro le mura delle case (violenza, malvagità, menefreghismo), ma è solo in apparenza un evento inaspettato perché in realtà si trova già lì, da sempre, come un demone sempre allerta.
Greendale ha anche le sue radici nelle cittadine care alla cultura popolare americana: per citarne alcune, la Twin Peaks di David Lynch, i vari sobborghi rurali dei romanzi di Stephen King (Derry, Castle Rock), o un posto come quello al centro del film A History of Violence di David Cronenberg. Luoghi dove, all'improvviso, il lato peggiore dell'essere umano si rende visibile, si palesa fuori e dentro le mura delle case (violenza, malvagità, menefreghismo), ma è solo in apparenza un evento inaspettato perché in realtà si trova già lì, da sempre, come un demone sempre allerta.
La graphic-novel di Greendale ha reso possibile fare un ulteriore passo in avanti rispetto all'idea di base, arrivando laddove un album musicale non poteva, fornendoci la parte che mancava e, soprattutto, vincendo la sfida di essere originale e intelligente.
Oggi purtroppo è fuori catalogo, difficile da recuperare solo nel mercato dell'usato.
MPB, Rockinfreeworld
Oggi purtroppo è fuori catalogo, difficile da recuperare solo nel mercato dell'usato.
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