Sleeps With Angels / Mirror Ball - The Rolling Stone archives
SLEEPS WITH ANGELS – 1994 Apparentemente si sono incontrati per una questione di giorni. Agli inizi dello scorso aprile, Neil Young tentò attraverso gli usuali canali manageriali di entrare in contatto con Kurt Cobain. Era un gesto di preoccupazione e di supporto verso il chitarrista dei Nirvana dopo la quasi fatale overdose di Roma il mese prima. Cobain non ha mai ricevuto il messaggio, anzi ne ha lasciato uno lui, un biglietto d’addio in cui spiegava i motivi dei suo suicidio vergato con grafica che esprimeva dolore e una logica rischiosa che citava una delle frasi più famose di Young: “È meglio bruciare che svanire piano”. Young, che di esperienza con inni rivolti ai morti e alla morte ne ha parecchia (“Ohio”, “The needle and the damage done”, “Tonight’s the night”) sicuramente non pensava che quelle parole dovessero essere prese così alla lettera. Ma Sleeps With Angels, scritta da Young come replica immediata al mortale fraintendimento di Cobain e brano-chiave di questo st...