(After) The Gold Rush - S. Frollano, F. Pellegrini - la nostra recensione
(After) The Gold Rush - Stefano Frollano, Fabio F. Pellegrini - Arcana, 2015
Il libro di Frollano e Pellegrini è un'opera unica nel panorama letterario attinente a Neil Young, tanto italiano quanto estero. Per la prima volta a essere presa in esame è la poetica del cantautore canadese, il contenuto della sua musica e delle sue parole, per interpretarne il significato mediante la conoscenza dei simboli, espliciti o sottesi, che utilizza, e quindi comprenderne le radici. Gli autori infatti aprono il volume con un lungo viaggio nella cultura e nell'arte americana: dalla pittura rappresentativa della wilderness, alla fascinazione per la natura e il paesaggio della frontiera, alla rivoluzione musicale del Novecento, tra folk, blues, country, gospel, rockabilly e mille altri stili.
Un background storico utile, per non dire essenziale, per apprezzare la portata del songwriting di Young, la cui vastità viene riassunta tramite brani selezionati con cura (e con le lyrics tradotte in italiano); composizioni che hanno saputo rappresentare con rara bellezza lo spirito, gli elementi, i simbolismi e la cultura in toto degli Stati Uniti d'America nonostante – ma più probabilmente grazie a – la “matrice” canadese di Young. Un grande affresco che ha la sua origine nell'America delle civiltà precolombiane e degli Indiani, nella corsa all'oro (The Gold Rush appunto) dei pionieri, che sfocia infine nella storia del movimento hippie e del rock tra Sessanta e Settanta, quindi nella carriera di Young e compagni (un'ampia parentesi include anche Crosby, Stills, Nash & Young).
Il volume si addentra in particolare nei dischi simbolo degli anno Settanta, ma aggiunge appendici discografiche e concertistiche estremamente complete e soddisfacenti. La piacevolezza della lettura, l'originalità del trattamento e la precisione da testo universitario ne fanno il libro n°1 (essenziale almeno quanto Il Sogno di un Hippie, la prima autobiografia di Young, se non di più) per chi intende conoscere l'uomo dietro la musica e la musica dietro l'uomo.
Concludiamo con particolare orgoglio dicendo che gli autori menzionano e ringraziano NeilYoungTradotto, principale fonte delle lyrics riportate nel volume, e tutto il sito Rockinfreeworld. Un riconoscimento che sancisce una volta per tutte (e con quel pizzico di "ufficialità" tipico della carta stampata, unitamente al prestigio che accompagna i nomi degli autori) la comunità web italiana di younghiani come una realtà quantomai radicata: da oltre dieci anni la principale fonte di notizie, interviste, approfondimenti critici e storici, traduzioni di testi e articoli stampa, in costante aggiornamento e crescita.
Un background storico utile, per non dire essenziale, per apprezzare la portata del songwriting di Young, la cui vastità viene riassunta tramite brani selezionati con cura (e con le lyrics tradotte in italiano); composizioni che hanno saputo rappresentare con rara bellezza lo spirito, gli elementi, i simbolismi e la cultura in toto degli Stati Uniti d'America nonostante – ma più probabilmente grazie a – la “matrice” canadese di Young. Un grande affresco che ha la sua origine nell'America delle civiltà precolombiane e degli Indiani, nella corsa all'oro (The Gold Rush appunto) dei pionieri, che sfocia infine nella storia del movimento hippie e del rock tra Sessanta e Settanta, quindi nella carriera di Young e compagni (un'ampia parentesi include anche Crosby, Stills, Nash & Young).
Il volume si addentra in particolare nei dischi simbolo degli anno Settanta, ma aggiunge appendici discografiche e concertistiche estremamente complete e soddisfacenti. La piacevolezza della lettura, l'originalità del trattamento e la precisione da testo universitario ne fanno il libro n°1 (essenziale almeno quanto Il Sogno di un Hippie, la prima autobiografia di Young, se non di più) per chi intende conoscere l'uomo dietro la musica e la musica dietro l'uomo.
Concludiamo con particolare orgoglio dicendo che gli autori menzionano e ringraziano NeilYoungTradotto, principale fonte delle lyrics riportate nel volume, e tutto il sito Rockinfreeworld. Un riconoscimento che sancisce una volta per tutte (e con quel pizzico di "ufficialità" tipico della carta stampata, unitamente al prestigio che accompagna i nomi degli autori) la comunità web italiana di younghiani come una realtà quantomai radicata: da oltre dieci anni la principale fonte di notizie, interviste, approfondimenti critici e storici, traduzioni di testi e articoli stampa, in costante aggiornamento e crescita.
M.P.B. Rockinfreeworld
L'articolo di La Repubblica