Neil, il mattatore del Doom Tour: uno sguardo sui concerti del 1974
Neil
Young nel 1974 viveva uno dei periodi più introspettivi e creativi
della sua vita (quindi della sua carriera). Il Time Fades Away Tour
era finito giusto l'anno prima, c'erano già state le sessions di
Tonight's The Night (ancora segrete al pubblico) e di On The Beach
(disco che usciva in luglio, proprio durante il tour di CSNY). Il
repertorio di Neil cresceva costantemente, nuove canzoni venivano
tentate dal vivo per la prima volta in assoluto. Alcune di queste
sarebbero state il motore del nuovo album in studio di CSNY, i quali
tentarono di dare un seguito discografico alla reunion, senza
successo.
E
questo periodo di grazia, seppur legato a difficoltà personali (era
prossimo il divorzio dalla prima moglie Susan, al primo figlio Zeke
era stato diagnosticato un handicap cerebrale, oltre ai ben noti
fatti dell'anno prima, la morte di Danny Whitten dei Crazy Horse e la
crisi personale legata alla celebrità), non sarebbe finito lì. Dopo
l'ultimo show a Londra, infatti, Neil si fermò in Europa e compose
diverse canzoni dai toni "mediterranei" (inedite), poi un
nuovo tentativo (vano) di un album di CSNY, poi Homegrown
(disco-capolavoro completato ma mai uscito)... Ma queste sono altre
storie. Il punto è che il surplus creativo dal 1973 in poi rimane in
gran parte disgregato in una miriade di esecuzioni studio/live
sconosciute, e tante idee per album mai realizzati.
Nel
Doom Tour, le canzoni di Neil furono molte più di quelle dei
compagni. Nel box si inizia "Traces", composta e incisa
nelle session di Tonight's The Night (1973) e che non ha mai visto la
luce né in versioni studio, né live, fino ad oggi. Ancora nel primo
set, "On The Beach" debuttava per la prima volta, in
concomitanza con la pubblicazione dell'omonimo album.
Il
set acustico vede "Long May You Run", che oggi è un
classico ma allora nessuno lo aveva ancora sentito. In seguito CSNY
lo incisero per l'ennesimo tentativo discografico, e quell'incisione
(col ritornello a quattro voci) la recuperiamo nell'antologia Decade
di Young (solo per un errore di master, non è stata una scelta!).
Neil prosegue al banjo con una traccia più unica che rara: "Goodbye
Dick", brano umoristico di un minuto e mezzo, mai più apparso
(questa è la prima e sola esecuzione), che fa da sarcastico
contrappunto alle dimissioni di Nixon. "Mellow My Mind" è
facilmente riconducibile a Tonight's The Night ma, ai tempi, era un
altro brano nuovo (sebbene già apparso in concerto nel 1973). Il
secondo set, acustico, è molto ricco di rarità: Neil rientra per
due inedite composte in quell'ultimo periodo, "Love Art Blues"
e "Hawaiian Sunrise" (talvolta bootleggata col titolo di
"Maui Mama"). Il primo brano è una meditazione
(apparentemente allegra nella melodia ma sofferta nel testo) sulla
propria situazione familiare e artistica e lo scontrarsi di questi
due mondi. Il secondo è un rilassato brano ispirato dal clima e dal
paesaggio hawaiano (fu lì che CSNY tentarono la prima reunion), ma
anche qui Neil accenna in modo sottilmente drammatico al proprio
figlio.
Il terzo set vede quattro brani di quelli elettrici e taglienti, a parte "Ohio" sono tutti mai sentiti in queste versioni. "Revolution Blues" è nuova al pubblico (On The Beach) mentre "Don't Be Denied" proviene dal sottovalutato Time Fades Away, ma la resa qui è poderosa. La vera gemma dell'intero cofanetto è "Pushed It Over The End", lunga e intimistica composizione la cui pubblicazione in versione ufficiale si attendeva da tempo. All'inizio degli anni 80 uscì su un 45" in edizione limitata per l'Italia e da allora viene rimbalzata sulle collezioni bootleg; Neil rifiutò poi a Nash di inserirla nel box set CSN del 1991. Va detto che entrambe le esecuzioni sono straordinarie!
In
conclusione, il tour e questo cofanetto testimoniano l'esordio di
alcune delle composizioni più importanti e significative, sebbene
non sempre popolari, del canadese. Ma il box rimane comunque una
sintesi ridotta all'osso perché nel tour vi fu molto di più. Neil
regalò, letteralmente.
Facciamo
una breve panoramica di cosa è stato tralasciato per scelta e cosa
non ascolteremo mai, basandoci sulle informazioni riportate dal sito
Sugar Mountain, dalle dichiarazioni di Nash e dal booklet del box CSNY 1974.
Questi
sono i concerti registrati in multitraccia da cui sono state estratte
le canzoni del box.
- 14, 15 agosto, Nassau Coliseum, Uniondale
- 19, 20, 21 agosto, Capital Centre, Landover
- 27, 28, 29 agosto, Chicago Stadium, Chicago
- 14 settembre, Wembley Stadium, Londra
Esaminando
le setlist integrali di quelle serate, ecco il repertorio di Neil
Young di cui esiste registrazione professionale.
- Pardon My Heart/The Old Homestead (medley)
- The Old Homestead
- Star of Bethlehem
- Ambulance Blues
- Walk On
- Homefires
- Heart Of Gold
- Down By The River
- Birds
Una
serie interessantissima di rarità e debutti assoluti, di cui
speriamo emerga qualcosa in Archives Vol.2. Infine, ecco gli altri
pezzi che Neil Young eseguì durnate il tour. Va detto che molti di
questi e dei precedenti brani furono eseguiti con la band al completo
e/o con le voci di CSN, pertanto si tratta di versioni diverse dal
solito.
- Cowgirl In The Sand
- The Losing End
- Sugar Mountain
- On The Way Home
- A Man Needs A Maid
- The Needle And The Damage Done
- Harvest
- Roll Another Number
- Out On The Weekend
- Human Highway
MPB, Rockinfreeworld