Roll Another Number 2013: Neil Young in classifica
Dischi in classifica, nuove
certificazioni, dati di vendita: Roll Another Number!
Per parlare dei dischi di Neil Young in classifica nel
2013 dobbiamo giocoforza partire dalla fine, vale a dire da Live At The Cellar Door, Volume 2,5
delle Archives Performance Series, unica novità dell’anno nella sterminata
discografia del canadese.
A livello di posizioni raggiunte diciamo che si colloca
alle spalle di Live At Massey Hall 1971 (che riscosse un grande successo,
specialmente oltreoceano) e di A Treasure, giusto un po’ meglio di Sugar
Mountain - Live At Canterbury House 1968 e di Live At The Fillmore East 1970. (Dreamin’
Man Live ’92 passò quasi inosservato, mentre Live At The Riverboat 1969 è
reperibile solamente all’interno del mega-box Archives Vol. 1).
Negli Stati Uniti, Live At The Cellar Door ha esordito al
28° posto e ha venduto nelle prime tre settimane circa 49.000 copie (ad inizio
2014 è comunque ancora nella Top 200 di Billboard); interessanti sono le
posizioni raggiunte nelle classifiche Folk (due settimane al primo posto),
Vinile (secondo posto) e Rock Album (terzo). In Canada ha esordito al 47° posto
e le copie vendute nelle prime tre settimane sono poco più di 3.500.
Il mercato europeo ha mostrato un discreto interesse, pur
senza risultati eclatanti: 15° nella Top 40 Internazionali in Croazia (fuori
dalla Top 50 che combina locali e stranieri), 30° in Ungheria (ma raggiunge il
23° nel 2014, ed è l’unico disco di Young mai entrato nella Top 40 ungherese,
che esiste però da soli dieci anni), 35° sia in Olanda (è ancora nella Top 100)
che in Svezia, 45° in Germania, 57° in Inghilterra (circa 8.500 copie vendute
nelle due settimane nella Top 200), 61° nella Top 200 delle Fiandre (charts
separate in Belgio, per Fiandre e Vallonia, dove ha raggiunto la pozione n°
156; comunque ancora in classifica in entrambe le regioni) e nella Top 75 in
Austria, 68° in Irlanda, 77° in Svizzera, 120° in Francia. E l’Italia? Nulla!
Al di fuori dell’Europa ha raggiunto la sua posizione
migliore: in Israele ha scalato la Top 30 della classifica di Musicaneto
(considerata un po’ la classifica semi-ufficiale di quel paese) fino al numero
5.
In Giappone è stato tre settimane nella Top 300, ha
raggiunto la posizione n° 79 ed ha venduto 2.669 copie.
Il 2013 ha visto in varie charts ancora Psychedelic Pill, uscito sul finire
dell’anno precedente e supportato da Tour in Oceania e Europa. A gennaio era in classifica in Australia, Norvegia,
Finlandia, Irlanda e Israele; a febbraio in Olanda e Croazia; a marzo in
Australia, Nuova Zelanda, Germania e Fiandre; in aprile in Austria; in giugno
in Germania, Olanda, Irlanda e Fiandre.
Anche l’altro disco del 2012 con i Crazy Horse, Americana, è tornato brevemente in
classifica, nelle Fiandre.
Il best-seller younghiano di sempre, Harvest, continua a vendere tanto in
Francia: anche quest’anno è stato per ben 15 settimane nella Top 250. Apparizioni
anche nella Top 200 inglese, nella Top 40 International in Croazia e nella Top
Backcatalogue olandese.
Il best-seller recente è invece Greatest Hits: un paio di
settimane nella Top 200 di Billboard (ormai siamo, negli U.S.A., a 1.500.000
copie vendute, circa 70.000 quest’anno), otto settimane nella Top 100
australiana (44° disco di catalogo del 2013, nella terra dei canguri), otto
anche nella Top 100 irlandese.
Anche due esordi (!!): nella Top 250 francese e nella Top
100 svizzera. Beh, aspettare nove anni per entrare in classifica non è male… In
Francia è stato anche alcune settimane davanti a Harvest, impensabile solo fini
a dodici mesi fa.
È stato nella Top 50 Backcatalogue di Fiandre (parecchie
settimane), Olanda (alcune settimane) e Vallonia (una settimana).
Nel natio Canada è stato praticamente tutto l’anno nella
Top 150 Backcatalogue (con vendite che spesso gli avrebbero permesso di essere
nella Top 200, ma le classifiche ora sono separate): quasi 250.000 copie vendute
in totale, 20.000 quest’anno (facendo le debite proporzioni, è come se negli Stati
Uniti ne vendesse 200.000, perché il mercato canadese è circa un decimo di
quello americano).
Sia negli U.S.A. che in Canada è ancora Disco d’Oro
(500.000 e 50.000 copie rispettivamente), ma evidentemente la WEA non ha
intenzione di spendere i soldi per certificare nuovamente la raccolta: la
realtà è che dovrebbe essere almeno Platino in America e Doppio Platino in
Canada.
È stato invece certificato Disco di Platino (almeno
300.000 copie realmente vendute, non spedite, più avanti riprenderemo il
discorso) in Inghilterra il 22 luglio.
L’unico altro disco di Young in classifica nel 2013 è l’Official Release Series Vol. 1-4, box
che riunisce i primi 4 album rimasterizzati. In Croazia (Top Internazionale) ha
raggiunto il 40° posto.
Inaspettatamente ci sono stati un paio di rientri in
classifica del Box dedicato ai
Buffalo Springfield, in Corea ed in Inghilterra, mentre in Francia ha
addirittura esordito il primo Buffalo
Springfield (al 122° posto).
Passando a CSNY, Déjà
Vu è stato in classifica in Croazia (29° nella Top Internazionale) e
cinque settimane nella Top 100 Backcatalogue francese.
Nel Regno Unito è stato certificato Disco d’Oro (100.000
copie) per un’edizione del 1994.
Di un paio di certificazioni abbiamo già parlato. Ce ne
sono altre, quest’anno, tutte targate U.K.: in Inghilterra, proprio da
quest’anno è cambiato il criterio di assegnazione. Non i livelli (60.000
Silver, 100.000 Gold e 300.000 Platinum), ma il fatto che ora ci si basa sulle
vendite effettive e non sulle spedizioni ai negozi. Inoltre le certificazioni
avvengono automaticamente al raggiungimento della cifra richiesta e non sono le
case discografiche a doverle richiedere (pagando). Le vendite però sono
conteggiate dal 1994. Confusione? Parecchia!
Tuttora non sappiamo quanto abbia venduto Dèjà Vu prima
del 1994, anche perché l’organizzazione preposta alle certificazioni, la
B.P.I., non prende in considerazione i dischi usciti prima del 1973. Infatti,
qui avevamo già After The Gold Rush due volte Platino (nel 2004, 600.000 copie)
ma non si sa per che edizione e Harvest tre volte Platino (nel 2008, 900.000
copie) per un’edizione del 1984. Ora a questi si aggiunge Everybody Knows This Is Nowhere,
certificato Argento a luglio per un’edizione del 1989 ma con le 60.000 copie
conteggiate dal 1994! Anche due dvd hanno ricevuto l’award: sono d’Oro (25.000
copie, in questo caso) Rust Never
Sleeps (per un’edizione del 2005) e Heart Of Gold.
Parlando di dvd si può finalmente parlare bene
dell’Italia! Sono stati nella Top 20 Neil Young Journeys (undici settimane, salito fino alla posizione n° 2), Silver & Gold (una settimana, 13°),
il bootleg Neil Young & Crazy Horse
Live (sette settimane, 12°) e Dèjà
Vu / Live (una settimana, 18°).
In Canada abbiamo avuto nella Top 50 i bootlegs Live At The Wembley Stadium 1974
(quattro settimane, 26° come miglior
posizione raggiunta, 2.314 copie vendute in totale con l’anno precedente), Spanish Kisses (nove settimane, 22°,
497 copie) e Hold Back The Tears / Live
in Concert 2012 (tre settimane, 39°, 227 copie).
In Inghilterra, abbiamo detto di Heart Of Gold e Rust
Never Sleeps; in classifica sono andati invece Journeys (tre settimane, 10°) e Year Of The Horse (otto settimane, 5°).
Journeys è stato un paio di settimane in classifica anche
in Irlanda (raggiunta la posizione n° 4), Finlandia (7°) e Svezia (17°); in
Svezia anche una settimana per Live At The Wembley Stadium 1974, 12°. In Olanda
Hold Back The Tears / Live in Concert 2012 è stato cinque settimane nella Top
40 Dvd (20°) e in Australia Rust Never Sleeps è rientrato nella Top Dvd per cinque
settimane, per un totale di 21 (il picco fu un 13° posto nel 2009, il 21° nel
2013).
Cosa aspettarsi dal 2014? Il disco di cover registrato
negli studi di Jack White, forse un altro capitolo delle Archives Performance
Series, possiamo sognare Toast o il secondo Volume degli Archives.
Roll another number !!!
Luca 'Borderwolf' Vitali, Rockinfreeworld