Live At The Cellar Door - Recensioni internazionali
[...] Non per essere ingrati di questo Volume 2.5: Live at Cellar Door, ma non si annuncia come la piĆ¹ allettante tra le uscite della sua retrospettiva in corso d'opera. E' un'altra digressione allo scopo di allungare l'attesa del Volume 2 degli Archives (che nell'ipotesi piĆ¹ ottimistica includerĆ tutti gli album inediti di metĆ anni'70)? PerchĆ© un altro set acustico dell'era di After The Gold Rush/Harvest - registrato a Washington DC solo due mesi prima di Live at Massey Hall - invece, per esempio, di Toast, l'album mai pubblicato dei Crazy Horse annunciato pochi anni fa? Le ragioni di Young per l'uscita di Live at Cellar Door sono come sempre oblique (speculerĆ² su questo piĆ¹ avanti). Ma ĆØ palese che il set di 13 canzoni, collage da sei show che si svolsero tra novembre e dicembre 1970, ĆØ una rinomata aggiunta al catalogo younghiano. Le versioni in solitario di "Down By The River", "Don't Let It Bring You Down", "B...