CSN 2012 Live (cd/dvd/br 2012)
di Salvatore Esposito, da JAM
Sospeso, per il momento, il progetto dedicato alle “cover storiche”, il supertrio torna con un cd più dvd dal vivo, che documenta il tour di quest’anno.
Sospeso, per il momento, il progetto dedicato alle “cover storiche”, il supertrio torna con un cd più dvd dal vivo, che documenta il tour di quest’anno.
*** ½
A quasi vent’anni di distanza dall’anomalo live, Allies, per altro da tempo fuori catalogo, Crosby, Stills & Nash tornano con un cd più dvd dal vivo, registrato nel corso del tour di quest’anno. Si tratta di una pubblicazione importante, non solo perché interrompe il silenzio discografico del supertrio, che durava ormai da qualche anno, ma anche per la presenza, al fianco dei superclassici, di alcuni brani inediti. A spiccare nella lunga tracklist, di ben venticinque brani, sono senza dubbio le splendide Radio, che anticipa il nuovo album di David Crosby e Almost Gone, scritta da Graham Nash e James Raymond, e dedicata a Bradley Manning, il militare detenuto a Fort Leavenworth per aver diffuso informazioni riservate sulla Guerra in Iraq. Le sorprese però non si limitano solo a questi tre brani, infatti non mancano diversi brani recuperati di recente dal vivo, come la travolgente Bluebird dal repertorio dei Buffalo Springsfield, o So Begins the Task e Johnny’s Garden da quello dei Manassas, o ancora la bella versione di Girl From the North Country di Bob Dylan, da quel Covers che avrebbe dovuto produrre Rick Rubin e che sembra rinviato a data da destinarsi. Di ottima qualità è anche il dvd, disponibile anche in formato Blueray, dove oltre al concerto sono presenti una conversazione con Crosby, Stills & Nash, e un intervista che coinvolge l’intera tour crew. Ben lungi dall’essere un’operazione rianimatoria o nostalgica, il supertrio con questo disco dimostra di essere ancora in grado di dire la sua, nonostante gli acciacchi, e qualche sbavatura di Stephen Stills alla voce, del quale va lodata comunque la forza di volontà, nel superare il limite della perdita ormai irrimediabile dell’udito.
Per la prima volta insieme in più di due decadi in un film che li immortala dal vivo: così recitano le note ufficiali di questo nuovo CSN 2012, ricavato dalle performances di quest’anno degli immarcescibili Crosby, Stills & Nash. Con effetto retroattivo mi ritengo davvero fortunato: ero a Lucca in Piazza Napoleone nel 2005, uno dei concerti del loro tour europeo di quell’anno, emozionante, ancora vibrante nella mia memoria. Ma non è l’unico motivo di interesse in questa raccolta che esce come ormai è d’uopo in vari formati: oltre i venticinque brani in scaletta troverete una conversazione con i tre ed un’intervista registrata durante gli spostamenti tra una data e l’altra che coinvolge anche la loro crew, il tutto molto ghiotto naturalmente per chi l’inglese (anzi l’americano) lo mastica. Ed ancora, ecco Graham Nash rinnovare magicamente con una nuova song, Almost Gone, compresa nella tracklist di questo CSN 2012 - composta in tour con Crosby insieme a suo figlio, il musicista James Raymond - quella vena di protesta politica e sociale che da una vita fà sì che questi artisti - combattenti, nonostante abbiano fatto delle utopie hippie le principali motivazioni della loro arte, non siano mai stati avulsi da quanto è successo intorno a loro, in America soprattutto.
Almost Gone è dedicata a Bradley Manning, il militare informatico americano di stanza in Iraq arrestato e detenuto ormai da due anni in assurde condizioni, prima in Kuwait, poi nella prigione militare di Quantico in Virginia ed infine a Fort Leavenworth, per aver scoperto e passato a Julian Assange e WikiLeaks documenti confidenziali compromettenti della tenuta ‘democratica’ degli USA durante la guerra in Iraq, tra cui un video in cui più di dieci civili disarmati sono uccisi. Per Manning, che pare sarà giudicato nel prossimo settembre dalla corte marziale, si è mobilitata Amnesty International e l’opinione pubblica internazionale: Graham Nash canta in Almost Gone ‘Bradley Manning is a hero to me’ , e questo non lascia dubbi sul coraggio e la buona fede dei tre, che ne sposano la causa con lo stesso impeto civile di gloriose songs del passato di Nash come Militay Madness (presente in questo album, con il coro finale ‘…no more war!’) e Chicago. Bello anche il nuovo, pacato brano di Crosby, Radio. Il repertorio di CSN 2012 non tralascia – un po’ come l’ottimo “In concert” di Crosby-Nash uscito verso la fine del 2011 – nessuno dei grandi cavalli di battaglia del trio (Helplessly Hoping, Long Time Gone, Suite: Judy Blue Eyes, Wooden Ships, Guinevere, Déjà Vu qui in un arrangiamento strumentale davvero eccelso - Carry On/Questions), con in bella evidenza la chitarra solista di Stephen Stills, che rende più robuste molte delle performances.
Purtroppo invece la voce invecchiata meno bene è proprio la sua, e si sente, quelle di Nash e Crosby sembrano d’acciaio; le interpretazioni poi dell’uomo di Almost cut My Hair, David Crosby, con l’età sono diventate addirittura più intense e dense di pathos, e non è la prima volta che lo scrivo. Il songwriting ‘storico’ di Stills, delle sue band passate, è qui ben rappresentato da due brani dei Buffalo Springfield (For what it’s worth, Bluebird con un vibrante guitar-solo di Stills) e due dei meravigliosi Manassas di Stills e Chris Hillman (So Begins the Task, Johnny’s Garden). Dal tanto favoleggiato – anni ormai – e mai uscito album “Covers” prodotto da Rick Rubin (brani di Allman Brothers, Bob Dylan, Beatles, J.Browne, J.Taylor, T.Hardin), i tre ci regalano solo una raccolta e mistica versione di Girl From the North Country di Bob Dylan, stupenda, tanto per cambiare. La backing band che accompagna i nostri è favolosa, composta da musicisti di grande esperienza, tra gli artisti con cui hanno collaborato anche Jackson Browne e Bruce Springsteen: si ascolti su tutte la favolosa rendition di Wooden Ships, con ispiratissimi sofferti dialoghi strumentali che avvincono. In questi solchi signori si serve ancora una volta la leggenda ‘vivente’ di tre settantenni che continuano a girare il mondo ed a dispensare la loro arte immortale alle platee: celebratela ora che sono ancora tra noi, rivivetela con CSN 2012, non potrà che giovare al vostro spirito.
Distorsioni.it
Per la prima volta insieme in più di due decadi in un film che li immortala dal vivo: così recitano le note ufficiali di questo nuovo CSN 2012, ricavato dalle performances di quest’anno degli immarcescibili Crosby, Stills & Nash. Con effetto retroattivo mi ritengo davvero fortunato: ero a Lucca in Piazza Napoleone nel 2005, uno dei concerti del loro tour europeo di quell’anno, emozionante, ancora vibrante nella mia memoria. Ma non è l’unico motivo di interesse in questa raccolta che esce come ormai è d’uopo in vari formati: oltre i venticinque brani in scaletta troverete una conversazione con i tre ed un’intervista registrata durante gli spostamenti tra una data e l’altra che coinvolge anche la loro crew, il tutto molto ghiotto naturalmente per chi l’inglese (anzi l’americano) lo mastica. Ed ancora, ecco Graham Nash rinnovare magicamente con una nuova song, Almost Gone, compresa nella tracklist di questo CSN 2012 - composta in tour con Crosby insieme a suo figlio, il musicista James Raymond - quella vena di protesta politica e sociale che da una vita fà sì che questi artisti - combattenti, nonostante abbiano fatto delle utopie hippie le principali motivazioni della loro arte, non siano mai stati avulsi da quanto è successo intorno a loro, in America soprattutto.
Almost Gone è dedicata a Bradley Manning, il militare informatico americano di stanza in Iraq arrestato e detenuto ormai da due anni in assurde condizioni, prima in Kuwait, poi nella prigione militare di Quantico in Virginia ed infine a Fort Leavenworth, per aver scoperto e passato a Julian Assange e WikiLeaks documenti confidenziali compromettenti della tenuta ‘democratica’ degli USA durante la guerra in Iraq, tra cui un video in cui più di dieci civili disarmati sono uccisi. Per Manning, che pare sarà giudicato nel prossimo settembre dalla corte marziale, si è mobilitata Amnesty International e l’opinione pubblica internazionale: Graham Nash canta in Almost Gone ‘Bradley Manning is a hero to me’ , e questo non lascia dubbi sul coraggio e la buona fede dei tre, che ne sposano la causa con lo stesso impeto civile di gloriose songs del passato di Nash come Militay Madness (presente in questo album, con il coro finale ‘…no more war!’) e Chicago. Bello anche il nuovo, pacato brano di Crosby, Radio. Il repertorio di CSN 2012 non tralascia – un po’ come l’ottimo “In concert” di Crosby-Nash uscito verso la fine del 2011 – nessuno dei grandi cavalli di battaglia del trio (Helplessly Hoping, Long Time Gone, Suite: Judy Blue Eyes, Wooden Ships, Guinevere, Déjà Vu qui in un arrangiamento strumentale davvero eccelso - Carry On/Questions), con in bella evidenza la chitarra solista di Stephen Stills, che rende più robuste molte delle performances.
Purtroppo invece la voce invecchiata meno bene è proprio la sua, e si sente, quelle di Nash e Crosby sembrano d’acciaio; le interpretazioni poi dell’uomo di Almost cut My Hair, David Crosby, con l’età sono diventate addirittura più intense e dense di pathos, e non è la prima volta che lo scrivo. Il songwriting ‘storico’ di Stills, delle sue band passate, è qui ben rappresentato da due brani dei Buffalo Springfield (For what it’s worth, Bluebird con un vibrante guitar-solo di Stills) e due dei meravigliosi Manassas di Stills e Chris Hillman (So Begins the Task, Johnny’s Garden). Dal tanto favoleggiato – anni ormai – e mai uscito album “Covers” prodotto da Rick Rubin (brani di Allman Brothers, Bob Dylan, Beatles, J.Browne, J.Taylor, T.Hardin), i tre ci regalano solo una raccolta e mistica versione di Girl From the North Country di Bob Dylan, stupenda, tanto per cambiare. La backing band che accompagna i nostri è favolosa, composta da musicisti di grande esperienza, tra gli artisti con cui hanno collaborato anche Jackson Browne e Bruce Springsteen: si ascolti su tutte la favolosa rendition di Wooden Ships, con ispiratissimi sofferti dialoghi strumentali che avvincono. In questi solchi signori si serve ancora una volta la leggenda ‘vivente’ di tre settantenni che continuano a girare il mondo ed a dispensare la loro arte immortale alle platee: celebratela ora che sono ancora tra noi, rivivetela con CSN 2012, non potrà che giovare al vostro spirito.
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