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Visualizzazione dei post da 2011
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Neil Young & International Harvesters: A Treasure (Reprise, 2011)

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Volume 9 della Archives Performance Series, uscito con parecchio anticipo su Archives Vol.3 che sarà, se tutto procede come finora auspicato, il box che andrà a coprire il periodo degli anni Ottanta di Neil Young e le sue eccentriche collaborazioni. Live straordinario, va detto subito: dimentichiamoci di Old Ways, il mediocre omaggio al country del 1985. Il tour del 1985-86 che Neil Young fece insieme agli International Harvesters, band di eccellenti musicisti country e non, è tutta un'altra cosa. Riproposizioni di vecchie glorie ("Are You Ready For The Country", "Flying On The Ground"), riarrangiamenti di brani di secondo piano ("Southern Pacific", "Motor City"), canzoni da Old Ways ("Bound For Glory",  "Get Back To The Country") e una cascata di canzoni nuove (qui ne abbiamo cinque tra cui spiccano "Grey Riders" e "Amber Jean"): tutto in quel tour fu frizzante e ispirato, sebbene rustico. Peccat...

A Treasure - Rassegna Stampa

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Chissà se quando gli fecero causa perché aveva prodotto musica “non tipica di Neil Young” quei discografici sentivano più nostalgia dei Buffalo Springfield o di CSN&Y; se avevano in mente “Harvest” o “Ohio”; se pensavano più al chitarrista sopraffino o al portavoce di una generazione; se intendevano la star nel supergruppo stellare o il solista di ritorno. Chissà. Ma dire “tipico Neil Young”, ammettiamolo, è un ossimoro. E’ sensato, semmai, parlare di “vintage Neil Young” – proprio come nel caso di A Treasure, una produzione d’annata perfettamente conservata. Rewind. Siamo a cavallo tra il 1984 e il 1985, quando il canadese da molto tempo non ha più l’età, il passo e l’ambizione di rappresentare l’avanguardia di una controcultura pacifista ed ha abituato il suo pubblico ad attendersi da lui qualsiasi cosa; imperterrito, scorrazza dentro a un continente che vive in pieno l’era MTV ed è fiaccato dall’insidioso riflusso delle reaganomics. Ecco che il canadese opta per il country,...

Il viaggio di Jonathan Demme e Neil Young

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A Milano e Bologna l'anteprima di Neil Young Journeys e la retrospettiva con gli altri film concerto. Bologna, domenica 18 settembre 2011. Il regista Jonathan Demme incontra il pubblico alla Cineteca di Bologna prima della proiezione di Neil Young Journeys, il suo film più recente. E' appena stato al Milano Film Festival per un altro incontro e l'anteprima del film. Ma la Cineteca di Bologna è una delle Mecche del cinema, secondo lui, ed è visibilmente eccitato all'idea di essere lì. La bellissima sala del Cinema Lumiere accoglie un buon numero di interessati spettatori. L'incontro inizia con un excursus della carriera del regista, per poi focalizzarsi sui vari lati del suo cinema e in particolare quello musicale, iniziato con Stop Making Sense dei Talking Heads. Con la sua naturale simpatia, Demme racconta l'origine della sua amicizia con Neil Young. Per poter raggiungere un pubblico più vasto col film Philadelphia (1994) chiese al cantautore di scrive...