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CSN Demos (2009)

di Salvatore Esposito, da JAM 


I "PROVINI" DI CS&N
Quarant’anni di dolci, psichedeliche e tormentate armonie

Una raccolta di demo celebra i quarant’anni di carriera e l’ingresso nella Songwriter Hall Of Fame del supetrio, mentre in arrivo c’è anche un nuovo disco di cover prodotto da Rick Rubin.

Quella che stiamo per raccontare e per celebrare è la storia di una delle più sorprendenti magie della storia del rock. E’ la storia di David Crosby, Stephen Stills e Graham Nash. Tre voci, tre musicisti, tre cantautori, provenienti da percorsi e formazioni diverse ognuno dall’altro, che magicamente quarant’anni fa scoprirono l’alchemica unione delle loro tre anime musicali in un corpo solo. Crosby, Stills & Nash in trio, e insieme a Neil Young come quartetto, divennero ben presto non solo una delle anime della Woodstock Generation, ma anche uno dei gruppi di riferimento della scena West Coast. Le loro armonie vocali, le loro dolci melodie acustiche e i loro spaccati psichedelici hanno fatto da sfondo a testi che incarnavano perfettamente lo spirito di rivendicazione sociale e politica di quegl’anni. Le loro battaglie non sono mai cessate, e testimonianza ne è il Freedom Of Speech Tour, con Neil Young, nel quale si sono schierati apertamente contro la politica dell’ex presidente degli Stati Uniti, George Bush. Mentre la Songwriter Hall Of Fame si appresta a celebrare il prossimo 18 giugno, i quarant’anni dal loro primo disco come trio, un altro anniversario importante sta per essere celebrato, ovvero quello dei mitici tre giorni di pace e musica di Woodstock, e a riguardo Graham Nash ha di recente commentato: “Sono passati quarant’anni, quasi la metà di un secolo. Penso sia appropriato celebrare e ricordare questo evento. Ma non penso sia giusto provare a ricreare quell’atmosfera perché i tempi non sono gli stessi, l’economia non è la stessa, la gente non sente le stesse cose. Fu un evento straordinario e molto importante, ma hanno mitizzato troppo Woodstock. Se tutta la gente che è venuta da me e mi ha detto che è stata a Woodstock, il pianeta adesso sarebbe inclinato. Fu solo un concerto per noi. Un concerto importante certo, e noi sappiamo che è stato quarant’anni fa e vogliamo guardarci avanti e non indietro”. Guardarsi avanti non significa però perdere coscienza del proprio passato, ma anzi partire dalla riscoperta di questo per costruire qualcosa per il futuro. E’ per questo che Graham Nash, aiutato dall’archivista del gruppo Joel Bernstain sta facendo uno straordinario lavoro per il riordino degli archivi di Crosby, Stills & Nash. L’ultimo capitolo di questo intenso lavoro, è Demos, disco di recente pubblicato dalla Rinho Records, e che raccoglie dodici versioni embrionali di alcuni brani storici del trio. Demos che segue a breve distanza la raccolta di demo di Stephen Stills e i due cofanetti di David Crosby e Graham Nash, ha la particolarità mettere insieme non solo brani risalenti al periodo poco prima la formazione della band, ma anche materiale composto dopo il primo disco che sarebbe successivamente stato inserito nei dischi solisti dei tre. “Ho cominciato a mettere insieme questo materiale”, ha detto Nash in un intervista a Toledoblade.com, “quando abbiamo pubblicato il box set di Crosby, Stills & Nash nel 1991 e allora trovai circa quarantacinque demo delle nostre canzoni, molti di cui erano le nostre canzoni più famose. Li misi da parte e realizzai che sarebbe stato molto interessante per la gente ascoltare, in qualche modo, quelle che erano le prime versioni delle nostre canzoni prima che andassero a finire nei dischi. I brani suonano così bene perché sono stati conservati in modo perfetto”. Demos come ha sostenuto Graham Nash: “E’ un lavoro affascinante, in alcuni brani puoi sentire realmente come siamo diventati una band, provavamo differenti idee nel nostro cantautorato, cantando e armonizzando. E’ una macchina del tempo”. E questa macchina del tempo ci regala vere perle come la splendida Long Time Gone, incisa nel giugno del 1968 e risalente ad un acetato stampato da Stephen Stills & David Crosby e trasmesso in una radio locale dal disk-jokey B. Mitchell Reid che per l’occasione affibbiò al duo il nome di Frozen Noses; o la dolcissima You Don't Have To Cry di Stephen Stills, che fu il primissimo brano provato dai tre insieme nel salotto di Joni Mitchell a Laurel Canyon, o ancora i demo di brani del 1969 che divennero veri cavalli di battaglia del trio come Marrakesh Express, Almost Cut My Hair, e Déjà Vu. Ci sono poi alcuni brani che finirono successivamente nei dischi solisti dei tre, lavori questi ultimi nati comunque sulla scia della loro strettissima collaborazione, come nel caso ad esempio di Music Is Love di David Crosby, brano cardine del suo debutto come solista If I Could Only Remember My Name e che vede la partecipazione di Neil Young e di Graham Nash, o dei piccoli gioiellini a firma Stephen Stills come My Love Is A Gentle Thing, scritta ed incisa per la prima volta nel 1968, Singing Call e la splendida Love The One You're With, in una scarna versione acustica, completano il quadro tre brani di Graham Nash, Sleep Song del 1969, Chicago del 1970 e Be Yourself del 1971. Questo lavoro è però destinato a non rimanere un episodio isolato, infatti lo stesso Graham Nash ha detto: “Sto lavorando ad un volume due e penso che sarà altrettanto affascinante per la gente ascoltarlo”. Come abbiamo detto però Crosby, Stills & Nash guardano avanti e infatti come tutti sanno bene che il trio sta preparando un nuovo album con la produzione di Rick Rubin, ed è proprio Nash a tenere aggiornato lo stato dell’arte presso la stampa specializzata: “Non potrei essere più felice. Quando sarà finito il tour torneremo in studio con Rick Rubin per completare quest’album. Incideremo circa dodici brani di altri autori, brani che la gente ha amato, canzoni che avremmo voluto registrare. Metteremo il sound vocale di CSN in questi brani scritti da altri. Abbiamo deciso però di non parlarme. Penso che la nostra scelta debba rimanere segreta il più possibile almeno finchè il disco non sarà completo. Spero che riusciremo completarlo dopo il tour. Saremo in studio tra la fine di ottobre o novembre e l’inizio di dicembre e vorremmo pubblicarlo per marzo”.


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