Neil Young: Silver & Gold (Reprise, 2000)
di Salvatore Esposito
Dopo i tiepidi risultati di Broken Arrow e il viceversa fortunatissimo tour con i Crazy Horse, Neil ebbe un periodo di indecisione, in cui però tenne in piedi alcune importanti iniziative in cui si era immerso a pieno, la riunione con Crosby, Stills & Nash, e il lavoro al box set dei Buffalo Springfield. Tuttavia ancora una volta il tour con i Crazy Horse gli aveva lasciato delle conseguenze negative per la sua voce, infatti il tono si era molto abbassato a causa degli sforzi . Tuttavia non abbandonò la scrittura di nuovi brani, influenzati da questo abbassamento di tono, il risultato gli piacque e decise di registrarle subito erano tre o quattro brani, tra cui Silver & Gold e Without Rings. L'esito positivo di quella session, lo spinse addirittura a contattare di nuovo Jack Nitzsche che dopo un iniziale entusiasmo, si accorse che in fondo le cose con Neil sarebbero state molto difficili e abbandonò l'idea. Poi qualche tempo dopo l'uscita del disco giunse la prematura morte del famoso produttore il 25 agosto 2000, facendo svanire per sempre il sogno dei fan di rivederli a lavoro insieme. Neil dopo l'infruttuoso approccio con Nitzsche decise di affidarsi ad un gruppo di amici fidati per registrare il nuovo album. Cancellò ogni impegno e per un anno si dedicò alle session con Ben Keith, Spooner Oldham, Donald "Duck" Dunn e Jim Keltner. Per registrare l’album, Young decide di non avvalersi delle tecnologie digitali, ma di puntare su una stumentazione analogica per fornire un suono quanto più vintage possibile al disco. Alla fine del 1998 erano pronte ben tredici canzoni che avrebbero costruito un album interamente acustico dal titolo provvisorio di "Razor Love", putroppo dopo aver già pianificato tutto arrivò improvvisa la reunion con Crosby, Stills & Nash che scelsero per Looking Foreward, migliori brani del lotto, la canzone che diede il titolo al disco, Slowpoke e Out Of Control. Il risultato però rispetto alle versioni originarie non fu brillante come si poteva immaginare, infatti la loro alta qualità appariva sbiadita in un lavoro che sapeva solo di tanta nostalgia. La pubblicazione così venne fatta slittare di oltre un anno evitare la sovrapposizione con Looking Foreward e fu modificato anche il titolo, che divenne Silver & Gold. L'album fu ancora limato nei contenuti e composto da soli otto brani registrati con la "Friend & Relatives Band" e due canzoni (le originarie Silver & Gold e Without Rings) registrate da solo nel 1997. Silver & gold rilassato, poetico, a tratti nostalgico, tuttavia al primo ascolto appare come una ulteriore versione del suo catartico e quintessenziale Harvest. La vita di Young procede in un continuo alternarsi di esplosioni di violenza elettrica e subito dopo il ritorno alle radici, quasi fosse una purificazione. La title track Silver & Gold, è un brano che risale al 1982, fu infatti scritto per l'edizione originaria di Old Ways e poi reinciso sia nel 1985 sia nel 1992 per Harvest Moon con Crosby e Nash ai cori. L'altra perla del disco è Razor love, una canzone molto toccante, che si muove su un testo malinconico scritto quasi vent'anni prima e rimasta inspiegabilmente inedita. Originariamente fu composta al synclavier con una base ritmica data dalla batteria elettronica ma Neil non ne fu mai soddisfatto così tornò ad inciderla più volte in veste acustica, tuttavia sia nel 1984 con gli Internationa Harvester e nel solo tour del 1989 la propose spesso dal vivo. Questa canzone suona come un pentimento per aver trascurato la famiglia durante la sua vita, sempre alle prese con concerti e lunghe assenze, Neil ritrova lo spirito della famiglia, il senso del focolare domestico, della tranquillità. Tuttociò lo si apprezza anche negl'altri testi inneggianti all'amore come Horseshoe man, o ai ricordi come in Daddy went walkin, o a riflessioni sospese nel tempo come in Distant camera. Uno spazio ai ricordi della militanza nei Buffalo Springfield lo troviamo in Buffalo Springfield Again, un brano che va al di là della mera nostalgia, ma esprime la voglia di tornare a diversi, facendo a tratti trasparire l'utopia che è racchiusa in queste parole, insomma solo un sogno, ma un sogno bellissimo, che dura il tempo della canzone. Quello che si può ragionevolmente chiedere a un disco di Neil Young nel 2000 ha la sua risposta in questi titoli, e d'altra parte dopo oltre trent'anni di canzoni e di note non si può non guardare a quest'uomo con il rispetto che si deve a uno in qualche modo fuori dalle parti. Neil Young non fa parte del business pur vivendoci in mezzo, ha accettato le regole soltanto di quelli che hanno saputo accettare le sue, per il resto è nella sua musica, in quella voce incredibile che diventa sempre più giovane con il passare degli anni, in quei giri di chitarra che ci portiamo dietro dai tempi della west coast music. Silver & Gold è quindi un album che conferma sostanzialmente il dono musicale di Young, e la sua longevità nel mondo della musica, ma c'era anche da dubitarne? E' un disco che contiene ottime canzoni, che sarebbero capolavori se Neil non avesse registrato un album immenso come Harvest molti anni prima, resta tuttavia il fatto che è un disco toccante, profondo che ancora una volta ci mostra Neil in tutta la sua sincerità di artista. Si avverte la sensazione però che, di tanto in tanto, Young voglia provare (al mondo intero) che "potrebbe" essere stato il più grande musicista country di tutti i tempi, così come ti tanto in tanto ha desiderio di mostrarsi il grande leader della terza grande garage band della storia del rock con i Crazy Horse. Giusto in caso se lo fossero dimenticato.
Dopo i tiepidi risultati di Broken Arrow e il viceversa fortunatissimo tour con i Crazy Horse, Neil ebbe un periodo di indecisione, in cui però tenne in piedi alcune importanti iniziative in cui si era immerso a pieno, la riunione con Crosby, Stills & Nash, e il lavoro al box set dei Buffalo Springfield. Tuttavia ancora una volta il tour con i Crazy Horse gli aveva lasciato delle conseguenze negative per la sua voce, infatti il tono si era molto abbassato a causa degli sforzi . Tuttavia non abbandonò la scrittura di nuovi brani, influenzati da questo abbassamento di tono, il risultato gli piacque e decise di registrarle subito erano tre o quattro brani, tra cui Silver & Gold e Without Rings. L'esito positivo di quella session, lo spinse addirittura a contattare di nuovo Jack Nitzsche che dopo un iniziale entusiasmo, si accorse che in fondo le cose con Neil sarebbero state molto difficili e abbandonò l'idea. Poi qualche tempo dopo l'uscita del disco giunse la prematura morte del famoso produttore il 25 agosto 2000, facendo svanire per sempre il sogno dei fan di rivederli a lavoro insieme. Neil dopo l'infruttuoso approccio con Nitzsche decise di affidarsi ad un gruppo di amici fidati per registrare il nuovo album. Cancellò ogni impegno e per un anno si dedicò alle session con Ben Keith, Spooner Oldham, Donald "Duck" Dunn e Jim Keltner. Per registrare l’album, Young decide di non avvalersi delle tecnologie digitali, ma di puntare su una stumentazione analogica per fornire un suono quanto più vintage possibile al disco. Alla fine del 1998 erano pronte ben tredici canzoni che avrebbero costruito un album interamente acustico dal titolo provvisorio di "Razor Love", putroppo dopo aver già pianificato tutto arrivò improvvisa la reunion con Crosby, Stills & Nash che scelsero per Looking Foreward, migliori brani del lotto, la canzone che diede il titolo al disco, Slowpoke e Out Of Control. Il risultato però rispetto alle versioni originarie non fu brillante come si poteva immaginare, infatti la loro alta qualità appariva sbiadita in un lavoro che sapeva solo di tanta nostalgia. La pubblicazione così venne fatta slittare di oltre un anno evitare la sovrapposizione con Looking Foreward e fu modificato anche il titolo, che divenne Silver & Gold. L'album fu ancora limato nei contenuti e composto da soli otto brani registrati con la "Friend & Relatives Band" e due canzoni (le originarie Silver & Gold e Without Rings) registrate da solo nel 1997. Silver & gold rilassato, poetico, a tratti nostalgico, tuttavia al primo ascolto appare come una ulteriore versione del suo catartico e quintessenziale Harvest. La vita di Young procede in un continuo alternarsi di esplosioni di violenza elettrica e subito dopo il ritorno alle radici, quasi fosse una purificazione. La title track Silver & Gold, è un brano che risale al 1982, fu infatti scritto per l'edizione originaria di Old Ways e poi reinciso sia nel 1985 sia nel 1992 per Harvest Moon con Crosby e Nash ai cori. L'altra perla del disco è Razor love, una canzone molto toccante, che si muove su un testo malinconico scritto quasi vent'anni prima e rimasta inspiegabilmente inedita. Originariamente fu composta al synclavier con una base ritmica data dalla batteria elettronica ma Neil non ne fu mai soddisfatto così tornò ad inciderla più volte in veste acustica, tuttavia sia nel 1984 con gli Internationa Harvester e nel solo tour del 1989 la propose spesso dal vivo. Questa canzone suona come un pentimento per aver trascurato la famiglia durante la sua vita, sempre alle prese con concerti e lunghe assenze, Neil ritrova lo spirito della famiglia, il senso del focolare domestico, della tranquillità. Tuttociò lo si apprezza anche negl'altri testi inneggianti all'amore come Horseshoe man, o ai ricordi come in Daddy went walkin, o a riflessioni sospese nel tempo come in Distant camera. Uno spazio ai ricordi della militanza nei Buffalo Springfield lo troviamo in Buffalo Springfield Again, un brano che va al di là della mera nostalgia, ma esprime la voglia di tornare a diversi, facendo a tratti trasparire l'utopia che è racchiusa in queste parole, insomma solo un sogno, ma un sogno bellissimo, che dura il tempo della canzone. Quello che si può ragionevolmente chiedere a un disco di Neil Young nel 2000 ha la sua risposta in questi titoli, e d'altra parte dopo oltre trent'anni di canzoni e di note non si può non guardare a quest'uomo con il rispetto che si deve a uno in qualche modo fuori dalle parti. Neil Young non fa parte del business pur vivendoci in mezzo, ha accettato le regole soltanto di quelli che hanno saputo accettare le sue, per il resto è nella sua musica, in quella voce incredibile che diventa sempre più giovane con il passare degli anni, in quei giri di chitarra che ci portiamo dietro dai tempi della west coast music. Silver & Gold è quindi un album che conferma sostanzialmente il dono musicale di Young, e la sua longevità nel mondo della musica, ma c'era anche da dubitarne? E' un disco che contiene ottime canzoni, che sarebbero capolavori se Neil non avesse registrato un album immenso come Harvest molti anni prima, resta tuttavia il fatto che è un disco toccante, profondo che ancora una volta ci mostra Neil in tutta la sua sincerità di artista. Si avverte la sensazione però che, di tanto in tanto, Young voglia provare (al mondo intero) che "potrebbe" essere stato il più grande musicista country di tutti i tempi, così come ti tanto in tanto ha desiderio di mostrarsi il grande leader della terza grande garage band della storia del rock con i Crazy Horse. Giusto in caso se lo fossero dimenticato.
Silver & Gold (25 Aprile 2000, Reprise 9 47742-2)
Neil Young
Good To See You [2:48]
Silver & Gold [3:17]
Daddy Went Walkin' [4:02]
Buffalo Springfield Again * [3:21]
The Great Divide *[4:22]
Horseshoe Man [3:59]
Red Sun [2:46]
Distant Camera **[4:06]
Razor Love [6:29]
Without Rings [3:42]
Prodotto da Neil Young & Ben Keith
Registrato ai Redwood Digital di Woodside, CA, tra il 26 Agosto 1997 e il 2 Novembre 1998, eccetto * registrata agli Arlyn Studios di Austin, TX il 28 Maggio 1999
IL CAST:
Neil Young: guitar, piano, harmonica, vocal
Ben Keith: pedal steel guitar, vocal
Spooner Oldham: piano, organ
Donald "Duck" Dunn: bass
Jim Keltner: drums
except
*Oscar Butterworth: drums
**Linda Ronstadt: vocal
**Emmylou Harris: vocal
Notes:
La foto di copertina è di Amber, la figlia di Neil ed è stata scattata dalla sua Nintendo Game Boy camera.