Il futuro del rock è in pericolo? Niente paura: ci pensa David ‘Inseminator’ Crosby (JAM, 2007)
Young per l’album Looking Forward e per il conseguente tour (vedi Jam 54). Quando cazzo ha trovato il tempo di trombarsi anche la Etheridge? E poi, con tutte le gnocche che circolano per Hollywood, perché proprio la Melissa che simpatica è simpatica ma il sex appeal non è il suo forte? E come l‘avrà messa con Jann? Calma. Facciamo il punto della situazione. Innanzitutto David non si è scopato Melissa. Ha solo donato il suo seme che è stato poi portato nel grembo da Julie (la donna di casa della coppia Cypher-Etheridge). E Jann, non solo era consenziente: addirittura pare sia stata quella che ha avuto l’idea (forse per far sfogare i bollori del vecchio David?). Nell’intervista esclusiva rilasciata a Rolling Stone, la Etheridge ha raccontato che "ci è capitato di incontrare David e Jann Crosby alle Hawaii. Essendo due buoni amici, ad un certo punto abbiamo parlato con loro del problema di avere un figlio. È stata Jann a proporre David come padre biologico. Io e Julie ci abbiamo pensato circa un anno e poi abbiamo deciso di accettare la proposta". Strategicamente, il progetto era infatti buonissimo. Anche per la carriera (e per il futuro) di Melissa. La ragazza del Kansas scoperta da Chris Blackwell, dopo anni di gavetta, ce l‘aveva fatta nel 1993 con l‘album Yes I Am. Ma da allora, proprio quando si cominciava a parlare di lei come della Springsteen in gonnella o della nuova Janis, non era più riuscita a ripetere il successo e a infilare hit tipo Come To My Window o I’m The Only One. Mediante l‘accoppia-mento con Crosby non solo risolveva la sua ansia di maternità ma si garantiva un bel futuro sia genetico che economico. Trovate che la mia sia una posizione cinica? Beh, provate a considerare un paio di particolari. Primo: per la Etheridge non è la prima volta. Nel 1993, giusto alla vigilia dell‘uscita del suo album Yes I Am decide (ma guarda che coincidenza…) di rivelare al mo
ndo la sua omosessualità. Risultato: il disco vende 6 milioni di copie e la Melissa diventa la nuova eroina delle lesbiche americane. Non a caso a un suo bellissimo concerto a Roma (tre, quattro anni fa) tra il pubblico ho visto le due regine del tennis, Billie Jean King e Martina Navratilova entrambe omosessuali dichiarate. Svelare oggi il mistero del padre biologico dei ragazzini (a poche settimane dall‘uscita del suo ultimo album) le è valsa la storia in esclusiva (e la copertina!!) di Rolling Stone: complimenti. Restiamo in attesa del numero di copie vendute di Breakdown. Secondo: in un momento in cui il rock sta annaspando alla ricerca di nuove strade e nuovi eroi e quando i cosiddetti ‘figli d‘arte’ (Jakob Dylan, Jeff Buckley, Chris Stills, Eagle-Eye Cherry, Sean Lennon, ecc.) stanno diventando una moda, la Etheridge si sceglie un partner che è garanzia assoluta. David Crosby diventa dunque come Ribot, un purosangue che a fine carriera si trasforma in una sorta di stallone D.O.C. Mi rendo conto che la riflessione è alquanto ‘osé’ ma proprio quando (purtroppo) ci stiamo avviando a un mondo in cui clonazioni e modifiche genetiche stanno entrando nelle nostre vite forse parlare di ‘inseminazioni rock‘ è meno grave di quel che si pensi. E, soprattutto, non sarebbe davvero l‘idea migliore per dare un futuro serio al rock italiano? David Crosby, ‘The Inseminator’, è a disposizione: sono aperte le prenotazioni.
di Ezio Guaitamacchi da JAM, 2007 - Foto di Mark Seliger