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Buffalo Springfield: Last Time Around (ATCO, 1968)

di Salvatore Esposito
 
Dopo lo scioglimento dei Buffalo Springfield giunse il loro terzo ed ultimo album, Last Time Around che fu pubblicato solo nel maggio 1968 . Il dissenso interno che già era fortissimo durante la lavorazione del secondo disco venne fuori in modo brutale proprio durante le session di Last Time Around, che non a caso si chiama in questo modo proprio perché è stato completato quando ormai ognuno dei membri aveva intrapreso altre strade. I Buffalo Springfield sono stati come una sorta di cometa e che come poi ha dimostrato la storia non proveranno mai a riunirsi dato che tutto ciò che bisognava fare era stato fatto ed era ormai irripetibile. Con una punta di nostalgia in questo senso va ascoltata la canzone “Buffalo Sprinfield Again” da Silver & Gold di Neil Young che riporta alla mente l'epoca dei suoi esordi con la band di Stills e soci. Questo disco è un disco dei Buffalo Springfield solo nel nome ma non nello spirito, infatti la splendida alchimia era svanita, facendo emergere dei conflitti insanabili che porteranno all'anticipato abbandono del bassista Bruce Palmer, sostituito da Jim Messina, che era entrato all'interno del gruppo come produttore e che poi si occupò anche di assemblare tutto il materiale proveniente da quelle session. Nonostante i duri contrasti tra i membri della formazione e i pezzi registrati per lo più separatamente, il risultato è l'ennesima riprova che la band aveva nel sangue il country rock. I brani avevano un approccio più acustico e ricercato rispetto ai dischi precedenti ma si poteva notare una maggiore attenzione al songwriting da parte degli altri membri della band che occuparono gli spazi lasciati vuoti da Neil Young e in parte da Stills. Il contributo relativamente leggero di Young fu un colpo particolarmente duro, benché avesse dato una mano a Furay nella scrittura di “It's So Hard To Wait” scrisse per quel disco soltanto due canzoni, entrambe però erano due composizioni a dir poco eccezionali: il plaintive di “I'm A Child” e la dolceamara "On The Way Home” (cantata da Furay, non da Neil Young), rappresentavano i vertici poetici di questo disco. Il resto del disco era leggermente più irregolare sembrava aver perso quello smalto che caratterizzava i precedenti lavori, tuttavia molto suggestive sono anche due canzoni di Stills “Pretty Girl Why” e la quasi latino-americana “Pretty Girl Why” con uno splendido lavoro di chitarra è una delle canzoni migliori del gruppo. Emergono poi le qualità di Furay come autore, infatti sforna la splendida. Ottima anche “The Hour Of Not Quite Rain” che può essere considerato come il migliore contributo di Furay nei Buffalo Springfield, stesso discorso per la ballad “Kind Woman”, forse la sua arte giungeva in ritardo, ma è assolutamente di cristallina bellezza. Gli iniziatori del country rock si sciolsero ma la loro musica rimane qui a nostra disposizione per essere ascoltata come allora con lo stesso spirito di libertà che li portò a riscuotere lo stesso successo in altre formazioni o da solisti in tutto il decennio successivo.

On The Way Home
It's So Hard To Wait
Pretty Girl Why
Four Days Gone
Carefree Country Day
Special Care
The Hour Of Not Quite Rain
Questions
I Am A Child
Merry-Go-Round
Uno Mundo
Kind Woman


Buffalo Springfield
Last Time Around
Atco, 1968

Neil Young: guitar, harmonica, vocal
Stephen Stills: guitar, piano, organ, vibes, bass, handclaps, percussion, vocal
Richie Furay: guitar, vocal
Dewey Martin: drums
Bruce Palmer: bass
Jim Messina: bass, vocal
and
Jimmy Carstein: drums
Richard Davis: bass
Jim Fielder: bass
Gary Marker: bass
Buddy Miles: drums
Jeremy Stuart: harpsichord, calliope, bells
Rusty Young: pedal steel guitar
Recorded at Columbia Recording Studio and Sunset Sound, Hollywood, and at Atlantic Studios, New York, Feb. 1967-May, 1968
Original tracks produced by Richie Furay, Jim Messina, Stephen Stills, and Neil Young
Album produced by Jim Messina

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